
Questi sono stati la mia prima invenzione di cheto-pasticceria due anni e mezzo fa. All’epoca non sapevo dell’esistenza di eritriolo e sucralosio e non avevo alcuna dimestichezza con gli edulcoranti. Mi scervellavo per mettere insieme qualcosa di simil dolce, ma era tutt’altro che semplice. Alla fine la chiave è stata la suggestione che potevo ricreare puntando sugli aromi tipici dei dolci.
Ingredienti (24 pezzi):
250gr mascarpone Coop a lunga conservazione
100gr cioccolato fondente 90% tritato
170gr nocciole tostate tritate
0 dolcificante
1 bustina di vanillina o semi di un baccello di vaniglia
Per la copertura:
150gr nocciole tostate tritate
Il mascarpone si amalgama meglio se è a temperatura ambiente. Di solito nella confezione c’è anche un po’ di siero che va scartato.
Cioccolato e nocciole li trito separatamente usando il frullatore a lama. Il cioccolato richiede una frullatina veloce, altrimenti poi inizia a sciogliersi. Le nocciole preferisco tritarle io piuttosto che acquistare la granella perché così il gusto rimane più fragrante.
Molto semplicemente, si amalgamano gli ingredienti con una forchetta in una ciotola, si formano a mano le palline della dimensione di un vero Rocher e si ruzzolano nella granella per ricoprirle.
Si possono conservare in frigorifero per qualche giorno. Io le divido in scatoline che ripongo in freezer e che scongelo lentamente in frigo all’occorrenza. Mi raccomando! Non provate ad addentare le palline quando sono surgelate perché diventano dure come sassi e ci rimettereste qualche dente!
Se volete servire i cheto-rocher agli ospiti come dolce, disponeteli in pirottini piccoli.

Valori nutrizionali per 1 cheto-rocher:
Kcal: 157
Carboidrati totali: 2,15gr
Proteine: 2,79gr
Grassi totali: 14,93gr

La ratio è 3:02
Il calcolo dei valori nutrizionali naturalmente cambia a seconda degli ingredienti che si scelgono. In particolare, in questo caso, vale la pena sottolineare che la percentuale di grassi del mascarpone cambia da produttore a produttore. Ho recentemente scoperto che i mascarponi in commercio possono avere una quantità di grasso variabile dal 35% a più del 50%. Quindi vale la pena studiare gli scaffali del vostro supermercato e scegliere quello che trovate con la percentuale di grasso maggiore. Io qui ho usato il mascarpone della Coop.
Questa volta la dose minima della ricetta non è proprio minima, perché la confezione più piccola del mascarpone di solito è da 250gr. Quindi, visto che con questa ricetta ci vengono parecchi pezzi, vale la pena che assaggiate l’impasto prima di fare le palline per valutare se la totale assenza di dolcificanti vi aggrada oppure no. Io, come ho già detto, amo i dolci-poco-dolci, quindi per me la ricetta è perfetta così, ma voi potreste volerci aggiungere qualche goccia di dolcificante liquido tipo DieteTic. Sconsiglio di usare l’etritriolo perché non si scioglie nelle preparazioni che non contengono acqua, quindi rimarrebbe fastidiosamente sabbioso.