Con questo caldo si ha voglia di poche complicazioni per mangiare e la cotture si riducono al minimo sindacale. Niente sarebbe più veloce di un panino, è vero, ma, salvo aver fatto scorta di pane cheto-compatibile in freezer, nessuno si sognerebbe di accendere il forno in questa estate insolitamente rovente. Ok, c’è la ricetta della mia piadina sfogliata, ma adesso come adesso mi sembra elaborata persino quella.
Urgeva una nuova ricetta, senza complicazioni ma che garantisse una piadina comunque morbida. Ho ripescato un’idea da un ricetta che facevo spessissimo con farina standard per la merenda di scuola per mia figlia, cioè quella della focaccia impastata con lo stracchino, che viene sofficissima e si mantiene tale anche quando si raffredda. Così ho impastato il Ros Uni con lo stracchino che avevo in frigo, che non è necessariamente quello con meno carboidrati in commercio, ma tant’è, quello avevo e quello ho usato. E il risultato è stato entusiasmante, a conti fatti anche per i valori nutrizionali.
Vi dirò… mentre io cuocevo le piade in cucina: mio marito ha commentato dal salotto: “Ma queste sono davvero le tue piade? Perché fanno un profumino che sembrano quelle normali!”. Devo aggiungere altro?
Ingredienti (per 5 piadine):
270gr sfarinato Ros Uni de Il Pane di Rivalta
130gr stracchino con yogurt Lidl
118gr acqua
20gr olio extravergine
7gr sale
Ho voluto provare a usare il Ros Uni invece del Lombardia perché comunque le piadine normalmente non si fanno con una farina forte da lievitati ma con la normale farina 0, quindi il Ros Uni doveva essere adatto.
Il metodo di impasto è il solito: impastare in planetaria lo sfarinato con l’acqua e lo stracchino fino a che l’impasto è omogeneo e ben incordato. Continuare ad impastare e aggiungere l’olio poco per volta per dare il tempo all’impasto di assorbirlo completamente. Da ultimo aggiungere il sale.
Far riposare l’impasto almeno mezz’ora, poi pezzarlo in 5 parti uguali (109gr ciascuna) e stendere con il mattarello su una spianatoia. L’impasto non dovrebbe essere troppo appiccicoso, quindi dovrebbe essere possibile tirarlo senza difficoltà, o al massimo spolverando appena il ripiano con pochissimo sfarinato. Ogni pezzo va steso tondo fino ad un diametro di 18-20cm al massimo (circa 2mm di spessore, ma il diametro è un riferimento più sicuro). Non bisogna insistere a tirare le piade troppo sottili perché poi si seccherebbero in cottura.
Conviene stendere tutte le piade prima di iniziare a cuocere perché poi la cottura è rapidissima e va sorvegliata attentamente.
Scaldare un testo per la piada o una padella antiaderente grande. Deve essere veramente rovente. Prelevare una piada per volta e buttarla sul testo/padella, aggiustandola subito se si sforma un po’ nel trasferimento. Sollevare ogni tanto un lembo della piada con un lungo coltello o una spatola per controllare che la piada sotto non si bruci, ma che si formino solo le caratteristiche macchioline tonde brune, mentre il fondo diventerà da giallino lucido a bianco opaco. Se sforacchiate la piada con una forchetta, sentirete che è ancora morbida dentro. Ogni piada deve cuocere un paio di minuti da un lato e un minuto dall’altro, non di più. Preparare uno strofinaccio da cucina pulito e avvolgerci le piade appena tolte dal testo/padella a mano a mano che sono pronte, impilandole bollenti e ben chiuse nell’involto perché mantengano la loro umidità e non diventino rigide.
Servire subito oppure lasciarle raffreddare per conservarle in freezer. In tal caso vanno inframezzate con carta da forno perché non si attacchino tra di loro e poi chiuse in un sacchetto di plastica. Se si mettono in freezer, consiglio di avere l’accortezza di metterle ben in piano, in modo che occupino pochissimo spazio rimanendo ben piatte.
Per scongelarle, scaldare molto molto bene il testo o una padella e metterci sopra una piadina per volta, anche ancora congelata. Nel giro di pochi secondi si intiepidirà e sarà pronta da farcire. Mi raccomando, non deve cuocere ulteriormente o diventerà rigida.
Valori nutrizionali:

Ratio chetogenica: 0,5, quindi non chetogenica di per sé, ma se opportunamente farcita diventerà un’ottima base per un pasto dove questa piadina apporterà solo 3 grammi e mezzo di carboidrati.
Aggiungo infine un’informazione veramente interessante: una piadina così realizzata costa meno di 0,90€ al pezzo, cioè molto ma molto meno di una piadina low-carb commerciale ed è mediamente più grande, saziante e soddisfacente.