Clafoutis low-carb alle ciliege

Il clafoutis è un tipo di dolce caratterizzato da un impasto liquido e una farcitura di frutta e rimane molto umido e soffice dopo cotto. Io lo trovo particolarmente gradevole a colazione d’estate gustandolo freddo di frigorifero. La ricetta originale vorrebbe che si usassero 600-700gr di ciliege, ma per un dolce chetogenico queste quantità di frutta sono improponibili. Ma vedrete che usando anche solo 100gr di ciliege si può ottenere un dolce sfizioso senza il rischio di compromettere la chetosi.

Ingredienti:
100gr farina di mandorle
50gr eritritolo
20gr inulina
1 puntina sucralosio
10gr fibra d’avena
3 uova (circa 165gr)
250gr panna fresca
1 bustina vanillina
1gr cannella (se vi piace)
100gr ciliege denocciolate

Preriscaldare il forno ventilato a 175°. Frullare tutti gli ingredienti tranne le ciliege e versare l’impasto in uno stampo apribile tondo da 20cm di diametro, protetto con carta da forno. Tuffare le ciliegie equamente distribuite nell’impasto e fare in modo che affondino fino ad essere completamente coperte.

Cuocere a 175°C per 30-35′. In questo caso è inutile fare la prova stecchino per valutare il grado di cottura perché il dolce deve rimanere umido all’interno.

Servire freddo, magari con l’accompagnamento di un cucchiaio di panna montata se si vuole aumentare ulteriormente la ratio.

Valori nutrizionali (al netto dei polioli):

Valori nutrizionali espressi in grammi e calcolati con la app Ketonet

La ratio chetogenica è 1,99.

Il costo per gli ingredienti di questo clafoutis non arriva 7,00€.

La sfumatura un po’ grigia dell’interno dipende dall’uso della cannella.

La frutta cotta non si mantiene a temperatura ambiente quindi il dolce va conservato in frigorifero e, poiché anche al freddo non si conserva più di tre giorni e non potete mangiarvelo tutto in così poco tempo (a meno che non vi importi nulla delle calorie), io consiglio di congelare il dolce porzionato e di trasferire dal freezer al frigo le fette che si prevede di mangiare il giorno dopo (o di scongelarle al momento con il microonde a potenza minima).

Una possibile variante è l’utilizzo dei mirtilli o dei lamponi al posto delle ciliegie, ma la quantità di carboidrati non cambia in maniera significativa.