Cheto-tortine al limone

Questa è la variante al limone delle tortine al mandarancio che avevo fatto prima di Natale. Questa l’ho fatta utilizzando la salsa al limone della settimana scorsa, che è la versione meno cotta (e più fluida) della marmellata.

Ingredienti (per 8 tortine):
160gr farina di mandorle
13gr inulina
4 uova
210ml salsa di limone pronta (che equivale alla purea di 250gr di limone crudo con 75gr di eritritolo)

Tra gli ingredienti di questa ricetta manca volutamente il dolcificante perché è sufficiente quello contenuto nella salsa di frutta.

Sbattere con una frusta tutti gli ingredienti. Suddividere l’impasto in 8 pirottini e cuocere in forno a 160°C per 30′ minuti. Non bisogna alzare la temperatura neanche se il dolce dovesse gonfiare poco per evitare che imbrunisca troppo in superficie per via dell’eritritolo. Anzi, se si colorisce troppo in fretta, abbassare la temperatura a 150°C gli ultimi 10 minuti.

Servire fredde e conservare in frigorifero perché rimangono abbastanza umide.

I valori nutrizionali anche questa volta non sono facili da calcolare, perché i valori relativi ai limoni interi non sembrano essere disponibili. Osservando però i dati disponibili sulla polpa del limone, il limone ha meno carboidrati di mandaranci e arance, quindi i calcoli che avevo fatto per le tortine al mandarancio saranno sicuramente applicabili (in eccesso) anche a questa preparazione:

Valori per 1 di 8 tortine:
Kcal 184,37 approx
Carboidrati: 4,32gr approx (comunque al netto dei carboidrati dell’eritritolo)
Proteine: 9,34gr approx
Grassi: 13,25gr approx

Ratio chetogenica prossima a 1.

Viste le incertezze dei calcoli, questa ricetta non è indicata per chi ha appena intrapreso la dieta chetogenica e ha bisogno di dati estremamente precisi per rientrare nei propri macro giornalieri. Ma se siete proprio proprio tentati, vista anche l’estrema semplicità della preparazione, chiedete assistenza al vostro specialista della nutrizione per una valutazione.

Crostata di ricotta con frolla al limone (edit del 19/07/2020)

Questa crostata è la cugina italiana del cheesecake che ho fatto a Pasqua. La struttura è la stessa: guscio di frolla e ripieno al formaggio, ma il profumo di limone ed il ripieno di ricotta secondo me la collocano per gusto più vicino alla tradizione italiana. E’ un dolce molto delicato. E tutto sommato neanche tanto calorico.

Non so a casa vostra, ma da me i cheto-dolci li mangio solo io e non li faccio mai molto grandi perché poi non si conservano più di una settimana neanche in frigo. Allo stesso tempo questa è una crostata che deve venire un po’ alta per mantenere la sua piacevolissima umidità, quindi ho dovuto elaborare le quantità di frolla e di ripieno per ottenere un dolce non troppo largo (20cm) e alto almeno 3-4cm. Quindi le quantità che trovate negli ingredienti della frolla qui sotto sono per la dose minima di frolla che si può fare con 1 uovo, ma poi dell’impasto se ne usano solo 2/3 e quello che avanza si può usare per fare dei biscottini. Avrei anche potuto mettere i grammi esatti degli ingredienti della frolla, ma mi sembra un po’ ridicolo mettere nell’elenco 37gr di uovo, perché vorrebbe dire dover sbattere l’uovo, togliere solo i grammi che servono e poi con quello che avanza cosa ci si fa?

Ingredienti per una crostata da 8-10 fette:

Per la frolla al limone per la base:
150gr farina di mandorle
70gr Ketomix Pasta
50gr eritritolo
1 puntina di sucralosio
1 pizzico di sale
scorza grattugiata di mezzo limone
1 uovo medio
30gr burro fuso

Per il ripieno:
300gr di ricotta di mucca (io qui ho usato quella della Sabelli)
3 uova
60gr eritritolo
1 bustina di vanillina
1 puntina di sucralosio
50gr di mirtilli freschi o surgelati

Come ho già detto altre volte, quello che intendo per una puntina di sucralosio è tanto così:

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Preriscaldare il forno a 150-160°C. Impastare gli ingredienti per la base di frolla. Come ho già detto, 1/3 dell’impasto va tolto ed usato per altri scopi. Siccome l’impasto è molto sbricioloso e difficile da spianare, questa volta ho formato la base della crostata a mano direttamente dentro allo stampo. Ho preparato uno stampo tondo da 20cm di diametro, con la base foderata di carta da forno e le sponde imburrate. Ci ho rovesciato dentro l’impasto e l’ho schiacciato con le mani partendo dal centro in modo da ottenere un fondo omogeneo e un bordo rialzato alto 3cm e spesso 0,5cm. Fate particolarmente attenzione a non lasciare troppo spessore nella piega nel perimetro della base dove si alza il bordo.

Preparare il ripieno frullando energicamente gli ingredienti esclusi i mirtilli, senza separare tuorli e albumi. Deve venire una crema liscia. La ricotta di solito non fa grumi, ma se dovessero rimanerne dei pezzetti non amalgamati è meglio filtrare il tutto con un colino.

Versare il ripieno nella base di frolla. Il bordo di frolla dovrebbe rimanere visibile. A questo punto spargete i mirtilli a pioggia nel ripieno e pareggiate il ripieno in modo che i mirtilli siano ben coperti.

Infornare a 150-160°C max in forno ventilato preriscaldato e cuocere per 30-35 minuti. Anche con questa crostata vale la regola del cheesecake: non avere fretta. All’inizio sembrerà che il dolce non stia cuocendo ma non alzate la temperatura del forno. Vedrete che ben oltre metà del tempo di cottura la crema si gonfierà e solleverà.

Siccome il bordo di frolla è scoperto dal ripieno ed esposto direttamente al calore del forno, bisogna controllare che non si imbrunisca eccessivamente. Se al termine del tempo di cottura la superficie del dolce non sarà colorita non è un problema. Basta che si sia gonfiata almeno un po’. Spegnete il forno e lasciate lo sportello socchiuso. Non tirate fuori il dolce dal forno finché quest’ultimo non si sarà raffreddato. In questo modo lo strato di crema si sgonfierà lentamente ed uniformemente senza creparsi.

Servire freddo, preferibilmente il giorno successivo.

Il colore incredibilmente giallo del ripieno lo devo alla qualità delle uova che ho usato, regalo della mia amica Patrizia

Valori nutrizionali (tolto 1/3 dell’impasto della base, come da ricetta sopra, e considerando che ho utilizzato la ricotta Sabelli):

Macronutrienti espressi in grammi e calcolati con la app Ketonet

La ratio è 1,49.

Edit del 19/07/2020
Inizialmente questa ricetta era stata realizzata con la ricotta Vallelata. Ho trovato che la ricotta Sabelli è ugualmente gustosa, di grana sufficientemente fine e contiene meno carboidrati (3,3gr invece di 6gr), così ho ricalcolato e aggiornato i valori nutrizionali usandola in sostituzione.