Gelato low-carb al gianduia

Nocciole e cacao sono un abbinamento fra i più classici in assoluto e in gelateria sono la base di una serie di gusti molto simili tra di loro che differiscono solo per piccolissimi dettagli: gelato al cioccolato (o più precisamente al cacao) e gelato alla nocciola (fatto con nocciole in pasta) si incontrano nel gusto intermedio del gianduia (con cacao e pasta di nocciole), che diventa gusto bacio se si aggiungono nella miscela anche le nocciole intere e/o in granella.

Ingredienti:
300gr latte intero
1gr farina di semi di carrube (Rapunzel)
1gr sale
35gr eritritolo
60gr Vitafiber
20gr inulina
1 bustina di vanillina
20gr cacao amaro (Ar.Pa)
1 puntina di sucralosio
50gr pasta di nocciole 100% (senza né cacao né zucchero)
15gr proteine del siero di latte Whey Isolate (Myprotein)

La pasta di nocciola ormai si trova facilmente anche al supermercato. Bisogna avere l’accortezza di sceglierla 100% nocciole e di mescolarla molto bene prima di prelevare la quantità che serve per la ricetta per evitare di pescare solo la parte grassa che affiora. Infatti bisogna ricordare che i grassi sono sì chetogenici, ma il gelato non deve avere più di 8-10% di grassi totali, altrimenti diventa troppo duro quando lo si mette in freezer, quindi limitarsi a pescare dal barattolo l’olio delle nocciole che affiora non sarebbe una scelta vincente.

Se si usano delle proteine del latte aromatizzate al cacao (come quelle della Syform), sicuramente saranno già edulcorate, quindi bisogna omettere il sucralosio in ricetta.

Per il procedimento vi rimando a questo articolo, dove realizzo il gelato al cioccolato. L’unica differenza nella preparazione è che proteine e pasta di nocciole vanno aggiunti alla miscela dopo la fase di cottura, fuori fuoco, per non correre il rischio di alterare le proteine ed il sapore della pasta di nocciole. Questa precauzione vale sempre per le proteine della Myprotein che non andrebbero cotte.

Valori nutrizionali:

Macronutrienti espressi in grammi, calcolati con la app Ketonet al netto dei carboidrati non assimilabili di eritritolo e Vitafiber

Ratio chetogenica: 0,62

Anche questo è un gelato solo low carb, ma con l’aggiunta della solita guarnizione strategica di panna montata su una porzioncina misurata di gelato si può anche ottenere una colazione o una merenda chetogenica nelle proporzioni, ma pur sempre con una quantità di carboidrati comunque rilevante, quindi dovrete regolarvi in base al vostro piano alimentare e alla quantità di carboidrati giornalieri che potete assumere.

Frollini alle nocciole

Nocciole e cacao è un abbinamento classico con cui non si sbaglia mai. E le nocciole non mancano mai nella mia dispensa perché ne sono veramente ghiotta. Visto che questa settimana ho acquistato delle nocciole siciliane della zona di Avola che sono strepitose, ho rispolverato la ricetta di questi biscottini e le ho messe subito al lavoro.

Ingredienti (per 12 biscotti):
150gr nocciole tostate e pelate
50gr Ketomix Pasta Dietamedicale
40gr eritritolo
20gr cacao amaro
10gr inulina
53gr uovo (un uovo medio)
25gr burro a temperatura ambiente
1 pizzichino di sale
1 bustina di vanillina
30 gocce di Liquiflav Bulkpowders al gusto toffee
4gr ammoniaca per dolci (bicarbonato di ammonio)

Tritare le nocciole finemente. Dovrebbe bastare un normale frullatore perché le nocciole tostate sono particolarmente friabili ma, se ne ricavate solo una granella non particolarmente fine, ripassatele brevemente anche nel macina caffè.

Mescolate tutti gli ingredienti a mano in una terrina proteggendovi le mani con i guanti monouso (per non incorrere poi nella tentazione di leccarvi le dita alla fine, perché l’ammoniaca, finché l’impasto è crudo, è veramente disgustosa…).

Dividere l’impasto in 12 palline, schiacciarle leggermente e posizionarle su una leccarda foderata di carta da forno o con un tappetino in silicone da forno. Incidere la superficie delle palline utilizzando un taglia-mele per ottenere un decoro a mo’ di sole. L’intaglio favorisce la penetrazione del calore nei biscotti che rimangono un po’ altini e ne facilita la lievitazione (che in questi impasti molto densi è sempre un po’ scarsa).

Cuocere in forno a 160°C per 18′. Attenzione che non si scuriscano sui bordi. Sfornare e disporre su una gratella a raffreddare. Una volta completamente freddi, conservare in una scatola a chiusura ermetica. Si conservano per circa una settimana.

Valori nutrizionali:

Macronutrienti espressi in grammi e calcolati con la app Ketonet. Carboidrati calcolati al netto dei polioli dell’eritriolo.

Ratio chetogenica: 2,34.

Il costo di un biscotto è di circa 0,40€ (calcolando solo gli ingredienti).

Se poi fate come me che in prossimità di cheto-compleanni ne preparo una dose per me ed una da regalare, qui c’è la tabella di moltiplicazione degli ingredienti: